Piano alienazioni e valorizzazione degli immobili comunali

Piano alienazioni e valorizzazione degli immobili comunali

La grande novità di questo Piano è la metodologia adottata per attrarre i possibili investitori. Questa Giunta, con il determinante avvallo del Sindaco Dipiazza, ha espresso un’idea diversa con la volontà di risolvere la problematica delle mancate vendite di un patrimonio che appartiene ai triestini, considerato il particolare momento sfavorevole in tal senso, concentrandosi sull’effettivo valore di mercato dei beni. In particolare sono stati individuati “per i beni immobili non funzionali alle attività istituzionali del Comune oltre all’alienazione, come recita la delibera nello specifico al punto 3, altre modalità di valorizzazione da attuarsi anche attraverso l’utilizzo di strumenti innovativi come il “rent to buy”, la concessione di valorizzazione, la locazione di lungo periodo, la concessione di costruzione (ex art. 16 del decreto legislativo 50/2016), il conferimento o trasferimento a società o fondi immobiliari costituiti per la valorizzazione, trasformazione gestione ed alienazione del patrimonio immobiliare dei comuni (art. 33 del decreto legge 98/2011 (convertito con legge 111/2011). Eventuali integrazioni o rettifiche del Piano saranno adottate dopo l’approvazione da parte del Consiglio comunale e variazioni nei relativi bilanci.

L’assessore Giorgi ha commentato l’elenco dettagliato del Piano con i beni del patrimonio disponibile e non disponibile destinati all’alienazione e valorizzazione per il triennio che conta edifici, terreni, box, PEEP: dai 5 Magazzini ubicati in Porto Vecchio all’edificio di via Campo Marzio (n.7-9-11- 13), all’ex mensa CRDA di cui il valore è stato dimezzato, come è stato ribassato quello dell’edificio di via Tigor (ex carcere femminile). Ha inoltre citato la vendita di villa Cosulich, mentre il giardino non sarà ceduto ma resterà usufruibile dalla cittadinanza; inoltre le vecchie case di viale Tartini (n. 10-12-14) in Campi Elisi sono in permuta con l’Ater e l’ex istituto Galvani di via Combi 13 e 15 ha già ricevuto manifestazioni d’interesse per essere trasformato in un importante Centro di formazione permanente. Tre incontri in programma per Palazzo Carciotti e a breve un incontro tecnico per chiedere finanziamenti al Ministero per il recupero e ristrutturazioni di abitazioni. In tal modo stiamo chiudendo – ha aggiunto l’assessore – situazioni che sono nate tantissimo tempo fa e fornendo risposte valide agli investitori preservando comunque gli spazi”.